martedì 1 dicembre 2015


Giocando

 

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La maggior parte del tempo in cui non sono a scuola o a danza, le bimbe passano le loro ore leggendo o disegnando. Non vi potete immaginare la quantità di carta che gira e che ritrovo sparsa per tutta casa (oddio, se avete figli/e della stessa età forse lo immaginate…), fortuna che in ufficio David produce continuamente carta da riciclo (fogli stampati da un solo lato che andrebbero buttati e che invece così si riutilizzano)
In ogni caso, una volta a settimana – quando sono brava, sennò anche più raramente- cernito le decine/centinaia di fogli sparsi per salvare qualche disegno degno di nota (che viene conservato in un apposita cartellina da quando sono piccolissime) ed eliminare il resto. A volte sotto l’occhio consapevole delle bimbe, e volte quando non ci sono. E a volte trovo misteriose scritte ripetute in fogli e fogli… Ahahaha Sì Ma No Gatto!!!! Sorca?!???

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E poi ci sono giorni in cui io lavoro al computer e loro buone buone giocano senza litigare troppo, le sento ridere e chiacchierare, e inventare storie su storie… E quando metto piede in sala non c’è un angolo di stanza che non sia stato invaso dai loro giochi!!! Ma vogliamo non apprezzare i pennarelli divisi per tonalità di colore? E il pubblico di bambole sul divano? Chissà a che meraviglioso spettacolino avranno assistito…

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Mentre per i disegni come vi ho detto le bimbe sono consapevoli che non possiamo tenere tuuuutta la loro produzione (fogli –tanti- con su sopra un cerchio e uno scarabocchio, scritte a caso, decine di bimbe tutte uguali vestite sempre e solo di viola come Sofia che piace tanto a Emma…) e quindi a volte collaborano anche in maniera tranquilla alla scelta dei loro capolavori da tenere, la stessa cosa non è stata accettata altrettanto di buon grado riguardo ai loro disegni 3D (altorilievi?) in pasta di sale. Avevano prodotto queste specie di maschere-visi grandi e pesantissimi (ci avranno messo una settimana ad asciugarsi), che proprio non avrei saputo dove collocare. Quello di Rebecca poi era stato anche innaffiato da del caffè rovesciatoci sopra, giusto quando stava finalmente iniziando ad avere un aspetto asciutto. Insomma ho proposto (e poi imposto, non sapevo proprio che farne) di fotografarli e tenere la foto per ricordare che meraviglia avevano creato, perché non avrei proprio saputo dove tenerli. Emma l’ha presa bene e si è fatta fotografare con la sua opera, Rebecca un po’ meno…

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Emma ha colto talmente bene il senso del fotografare le loro produzioni che non si possono tenere per sempre, che dopo qualche giorno mi ha chiamata in camera sua per chiedermi di fotografarle la sua costruzione, così poi avrebbe potuto disfarla!

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Beh, poi è arrivato un disturbatore in cerca di coccole…

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E per finire… Sempre con lo stesso intento (non perché non fosse abbastanza bello da tenere, ma perché le foglie hanno iniziato a staccarsi dopo pochi giorni) ecco l’albero con le foglie vere del nostro giardino, ideato e realizzato da Emma in tutta autonomia: un giorno tornando da scuola ha raccolto le foglie ed ha fatto le scale mugugnando ‘mi è venuta un idea’ e poi si è lanciata a tavolino con colori e colla!

Buoni giochi creativi a tutti!!!